L’aggravarsi della crisi e l’aumento
dell’instabilità della Siria in termini di sicurezza hanno portato il MAECI/DGCS
a sospendere, il 14 marzo 2012,
le attività dell’Ambasciata d’Italia a Damasco ed a rimpatriare tutto lo staff della sede
diplomatica. L’intero Programma della Cooperazione Italiana allo
Sviluppo in Siria è da considerarsi pertanto sospeso.
Le
attività della Cooperazione italiana in Siria eranodisciplinate
essenzialmente dal Memorandum d'Intesa firmato a Damasco il 23 novembre 2000 e
dal relativo programma all’epoca concordato, che prevedeva finanziamenti
per circa 83 milioni di Euro (fra fondi a dono e fondi a credito d’aiuto) per
la realizzazione di progetti nei settori della sanità (Programma di Formazione
post base infermieristica, Creazione di un Centro cardiochirurgo infantile con
reparto per il Trapianto di Midollo Osseo presso l’Ospedale Universitario di
Damasco, Programma di fornitura di attrezzature medico-ospedaliere all’Ospedale
di Ma’arra), dell'agricoltura e dell’agro-industria (Assistenza tecnica per il
miglioramento dell’olio di oliva siriano, Razionalizzazione dell’uso delle
risorse idriche nella regione di Ras al-Ain,), della valorizzazione del
patrimonio culturale (Programma per il rinnovamento e la industrie è
riorganizzazione del Museo e della Cittadella di Damasco, rinnovo e
ammodernamento dei Musei Nazionali di Idlib e Aleppo) di quello sociale (Linea di credito agevolato
a supporto dell’Agenzia per la Lotta contro la Disoccupazione) nonché del
sostegno alle PMI (sostegno alle PMI del settore tessile/abbigliamento). Il
Memorandum del 2000 prevedeva interventi a dono per un totale di circa 26,5
milioni di euro ed interventi in credito d'aiuto per un totale di circa 56,5
milioni di euro. Alcuni di questi progetti sono stati completati o sono in
corso di completamento, altri invece stanno per partire o sono ancora in fase
di verifica.
L’11
settembre 2008 era stato firmato il nuovo Protocollo Bilaterale di Cooperazione
che prevede un supporto finanziario per gli anni 2008-2010 di 63 milioni di
euro a credito d’aiuto e 24,45 milioni di euro a dono.
Il 16
dicembre 2009, infine, era stato siglato il nuovo Accordo Quadro di
Cooperazione tra i due paesi ed entrato in vigore il 27 dicembre 2010.
Prima
della sospensione delle attività nel 2012, i programmi in corso erano i
seguenti:
CANALE MULTILATERALE
- "Razionalizzazione dell’uso delle risorse
naturali per il miglioramento della produzione agricola” (AID. 9159) eseguito
dall’Istituto Agronomico Mediterraneo (CIHEAM) di Bari
- "Valorizzazione territoriale e sostegno
socio-economico alle comunità rurali di Ebla” (AID 6187) eseguito dall’Istituto
Agronomico Mediterraneo (CIHEAM) di Bari
- "Regional Programme on Integrated Pest Management
(IPM) in the Near East” eseguito dalla FAO
- "Sviluppo istituzionale dell’Agricoltura
Biologica in Siria” eseguito dalla FAO
- "Progetto per la prevenzioni degli incendi
boschivi a Lattakia” eseguito dalla FAO
- "Costruzione di capacità a livello governativo
e non governativo, per la gestione dei flussi migratori iracheni e per la
salvaguardia dei diritti dei migranti nei paesi affetti dal perdurare della
crisi degli sfollati iracheni” (AID. 9049). Contributo volontario all’IOM
- Programma di sostegno allo studio universitario
e sanitario per i rifugiati iracheni in Siria. Contributo volontario all’UNHCR
CANALE BILATERALE
- "Formazione delle risorse umane e sostegno nel
campo dell’informazione e gestione sanitaria all’Ospedale di Maarrat” (AID.
6936)
- "Creazione di un Centro cardiochirurgico
infantile con reparto per il Trapianto di Midollo Osseo presso l’Ospedale
Universitario di Damasco” (AID. 6931)
- "Museo Nazionale di Damasco: programma per il
rinnovamento e la riorganizzazione del Museo e dei relativi servizi aggiuntivi;
Cittadella di Damasco: procedure per la creazione di un distretto culturale con
interventi di urgenza alle strutture” (AID. 6935)
- "Museo regionale di Idlib: programma per il
rinnovamento e la riorganizzazione del museo” (AID. 6932)